Ortaggi, il punto sulla campagna autunnale-invernale con Giuseppe De Filippo, responsabile commerciale di Futuragri.

Prodotti Futuragri
Tris colorati
Spinaci futragri
Ortaggi, tra difficoltà climatiche e rapporti di filiera complessi.
Il punto sulla campagna autunnale-invernale con Giuseppe De Filippo (Futuragri)
 

È cominciata a cavallo tra ottobre e novembre la campagna di raccolta di brassicacee, spinaci, sedano e cicoria spigata firmata Futuragri, realtà pugliese di rilievo nella produzione ortofrutticola. Con Giuseppe De Filippo, responsabile commerciale, abbiamo parlato della stagione iniziata ormai qualche settimana fa e che si protrarrà fino ad aprile.


“Abbiamo riscontrato una buona qualità su tutti questi raccolti con al momento volumi ridotti, dati dalle temperature non ancora invernali, che hanno contribuito ad incrementare i prezzi, specialmente all’inizio della campagna. C’è da dire che gli eventi climatici estremi che si sono verificati nel mese di maggio e parte di giugno hanno avuto forti ripercussioni sia sulla campagna estiva che su quella autunnale e invernale, spostando anche la produzione di questo periodo su momenti più tardivi” dichiara De Filippo a IFN.

Al quadro produttivo appena presentato, occorre aggiungere l’aspetto commerciale, dove sono state riscontrate dinamiche di una filiera che sta perdendo efficienza economica: “Negli ultimi 5 anni la Gdo ha moltiplicato il numero dei fornitori a scapito di una mancata continuità e fidelizzazione, aspetto che ha frammentato l’offerta e che complica la vita di chi è a monte della catena del valore” conclude De Filippo.


 

Percoche, al via la raccolta in Puglia.

Percoche, al via la raccolta in Puglia.
Percoche, al via la raccolta in Puglia.
 
In Puglia sono appena entrate in fase di raccolta le percoche, un frutto estivo che sta riscoprendo soprattutto chi ama le pesche di piccole dimensioni, croccanti e dal profumo di una volta. A coltivarle e lavorarle nel foggiano c’è la cooperativa Futuragri.

“La campagna è iniziata con una settimana di ritardo – spiega il responsabile commerciale Giuseppe De Filippo a IFN – e notiamo che il calibro è più piccolo anche perché le temperature basse durante il periodo della fioritura della pianta hanno comportato uno stress al vegetale. Il diradamento dei frutti però è stato molto ampio e la pezzatura non incide sulla qualità. Il prodotto, che raccogliamo solo quando la buccia raggiunge il colore giallo, ovvero quando la percoca è matura, quest’anno ci risulta eccellente”.
La coltivazione della cooperativa si estende su una trentina di ettari totali, per una produzione che sfiora i 10mila quintali all’anno. “Essendo appena partita la commercializzazione, per ora le quotazioni delle primizie sono abbastanza buone e speriamo si mantengano tali”, incrocia le dita De Filippo.
L’azienda sta sperimentando anche un ampliamento della proposta per quanto riguarda questa varietà di pesca a polpa compatta. A breve non lavorerà solo il frutto fresco, ma anche una linea di succhi a residuo zero.
 

Le nostre Zuppe di stagione sul Corriere della Sera

Le nostre Zuppe di stagione sul Corriere della Sera
Zuppe di stagione sane e genuine come fatte in casa
 
Ma sono fatte in casa? È questa la domanda che ci viene rivolta più spesso da chi assaggia le nostre “Zuppe di Stagione”. Il nostro intento è offrire al consumatore qualcosa di genuino, utilizzando ingredienti semplici e freschi tipici di una cucina casalinga. Disponiamo di un’ampia gamma di ricette, ognuna delle quali rispecchia la nostra volontà di proporre qualcosa di realmente buono e di “familiare”. Le proposte in questo settore sono molte, ma noi vogliamo distinguerci proponendo qualcosa che nasce dal desiderio di portare sulle tavole degli italiani, un prodotto preparato con amore, dedizione e con l’utilizzo di materie prime di qualità. Con grande orgoglio vogliamo anche sottolineare che, nelle nostre zuppe, utilizziamo solo olio extravergine di oliva, prodotto esclusivamente con olive pugliesi mediante spremitura a freddo, in modo che conservi tutte le sue sostanze nutritive.

Un’azienda leader che guarda avanti.
La Futuragri è il frutto dell’unione strategica di un gruppo di soci, specializzati nella coltivazione e produzione di prodotti ortofrutticoli tipici della Puglia. La filosofia che ci caratterizza dal 1991, anno della fondazione, è la genuinità dei prodotti commercializzati, con un controllo qualità che va dalla selezione alla preparazione della materia prima, condotta con metodi tradizionali. La medesima filosofia l’abbiamo applicata alle nostre “Zuppe di stagione”, seguendone il processo produttivo a partire dalla coltivazione di verdure e ortaggi, per garantire una filiera più corta ed un prodotto di qualità.

Futuragri – 1991/2021 – 30 anni insieme

Futuragri - 30 anni insieme
Futuragri - book 30 anni insieme
L’inizio di un sogno
 
Nel 1981 un gruppo di agricoltori di Borgo Tavernola (Foggia) fonda una cooperativa agricola. Nel 1991 una parte di essi decide di dare vita alla Società Cooperativa Agricola Futuragri.
Il sogno diverrà concreto il 18 marzo dello stesso anno.
Nel 1994 la Futuragri ottiene il riconoscimento di Organizzazione di Produttori.
Le pagine di questo book non rappresentano una
descrizione dei prodotti e delle numerose attività di Futuragri, ma servono a cogliere le immagini e le sensazioni che i nostri agricoltori hanno vissuto, e vivono, in quarant’anni di cooperazione e duro lavoro. La presente pubblicazione è dedicata al fondatore di Futuragri, Antonio De Filippo e agli amici che lo sostennero nella costante ricerca di alternative di sviluppo e dignità.

Gli asparagi pugliesi saltano la Pasqua

Raccolta asparagi Futuragri
Raccolta asparagi Futuragri

Asparagi pugliesi in ritardo per colpa del maltempo: “Gelo, grandine e pioggia hanno flagellato i primi raccolti e il clima continua a essere sfavorevole, con temperature che in questi giorni si mantengono attorno o addirittura sotto lo zero”, spiega a Italiafruit News Giuseppe De Filippo, responsabile di Futuragri, tra i big nazionali del comparto.

La cooperativa foggiana, in particolare, è ai vertici nella produzione di asparagi verdi, coltivati su circa 610 ettari ed è in grado di lavorarli e confezionarli in ogni tipo di pack, dal “microondabile” al mazzo da 500 grammi. Da un paio d’anni, grazie al cambio delle linee di lavorazione, dispone di una produzione potenziale di 35mila quintali e può commercializzare ogni giorno 750 quintali di asparagi in mazzetti in Italia e in Europa. I volumi del 2021, salvo criticità legate al clima, dovrebbero aggirarsi attorno ai 32-33mila quintali.

“Purtroppo perderemo l’abbrivio dei giorni iniziali e la fase più propizia del mercato, quella in prossimità della Pasqua, che quest’anno è bassa. E’ un peccato, speriamo di recuperare nella seconda parte grazie anche alle nostre soluzioni personalizzate e attente al tema della sostenibilità pensate per i clienti italiani ed esteri”.

Futuragri, infatti, propone su richiesta una vasta gamma di confezioni eco-friendly in carta ed etichetta totalmente compostabili e in Rpet, o cartoncino compostabile, per le punte d’asparago. Il tutto certificato e disponibile anche in versione “residuo zero”, che interessa ormai il 25% della produzione totale.

“Riforniamo stabilmente una ventina di primarie insegne della grande distribuzione nazionale – puntualizza De Filippo – mentre l’estero, cui destiniamo il 40% circa dei nostri asparagi, ha nella Germania il principale punto di riferimento con l’80% circa dell’export totale; ma vendiamo anche in Danimarca, Svezia, Finlandia e, marginalmente, in Norvegia“.

Le previsioni meteorologiche intanto non promettono niente di buono per il weekend: piogge, temporali e nevicate, anche a medio-bassa quota, dovrebbero sferzare una Puglia ancora ben poco “primaverile”.

(Copyright 2020 Italiafruit News)

Zuppe fresche senza aglio e cipolla, la rivoluzione del gusto

Zuppe di stagione Futuragri
Zuppe di stagione Futuragri
Trapianto finocchi Futuragri
Raccolta asparagi Futuragri
Collage zuppe senza aglio

Per i cultori della tradizione gastronomica è un dogma, per molti consumatori, invece, un’assoluta necessità: due visioni opposte, quasi due religioni. La presenza di aglio e cipolla nelle zuppe di verdure fresche è spesso motivo di contrasti: a casa come al ristorante.

Ma tra le mura domestiche esistono soluzioni pronte che premiano freschezza e gusto evitando, però, quell’odore forte di aglio e cipolla che infastidisce una fetta crescente di consumatori italiani. A questi ha pensato Futuragri, azienda pugliese produttrice di ortaggi, che ha lanciato una linea di zuppe senza aglio e cipolla, disponibile anche in monoporzione. L’azienda coltiva il 95% degli ortaggi che utilizza per le zuppe di verdure fresche e riesce quindi a sviluppare referenze curate al singolo ingrediente, proponendo un prodotto pronto per il consumo con un alto livello di servizio.

Le ricette della tradizione prevedono quasi sempre l’utilizzo di aglio e cipolla, un’abitudine comune in Italia, che spesso si conserva anche nelle nuove preparazioni, un tocco per insaporire non gradito da tutti. E non è solo una questione di alito pesante e cattiva digestione.
Poco male, perché tutte le zuppe fresche possono essere realizzate senza questi due ingredienti dall’odore e dal sapore ingombrante. Pensiamo a quello che negli ultimi anni è successo con i sughi pronti o con il celebre pesto alla genovese, la stessa identica filosofia può essere usata per queste referenze.


Sfogliando il ricettario di Futuragri, nell’assortimento si trovano preparazioni classiche, come il minestrone, ma soprattutto proposte diverse dal solito, tipiche dell’areale di produzione pugliese come per esempio la zuppa fresca favetta e cicoria (la referenza più venduta di questa linea) o la ciambotta (piatto tipico della cucina meridionale italiana). Ci sono poi le varie vellutate (di cavoli, cavolfiori, spinaci, verdure e lenticchie…), la zuppa finocchi e fagioli e il purè senza latte. Queste zuppe si caratterizzano per una consistenza morbida al palato e una cremosità nettamente superiore rispetto alla media delle zuppe fresche sul mercato, quelle vendute nel banco frigo dell’ortofrutta per intenderci. Oggi i consumatori che non sopportano aglio e cipolla hanno così la possibilità di gustarsi la loro zuppa di verdure fresche fino all’ultimo cucchiaio.

(Copyright 2020 Italiafruit News)

Etichetta compostabile sulla linea dei pomodori Futuragri

Etichetta compostabile sulla linea dei pomodori Futuragri
Etichetta compostabile Futuragri
Il tema dell’attenzione all’ambiente ha assunto un’indiscussa centralità nella nostra realtà. Segmenti sempre più ampi di consumatori rivolgono la loro attenzione sulle valenze ambientali, etiche e salutistiche dei prodotti acquistati. Oltre a considerare il prodotto, l’attenzione e la sensibilità del consumatore è anche rivolta al packaging e all’etichettatura sostenibile. Le aziende ortofrutticole, pertanto, devono rispondere a questa sensibilità diffusa per far arrivare sulle tavole dei consumatori i propri prodotti ortofrutticoli, “lavorando” sia sulla qualità del prodotto che sul packaging dello stesso.
 
Da questa sensibilità diffusa nasce la scelta dell’azienda ortofrutticola Futuragri che non ha valutato “solo” un’etichetta biodegradabile per il proprio prodotto ma è andata oltre… ha scelto un’etichetta biocompostabile!
Con l’etichetta compostabile Natureflex, derivata al 100% dalla polpa del legno ottenuta da piantagioni gestite in modo sostenibile, Futuragri ha voluto comunicare il suo forte interesse per le soluzioni sostenibili nel mondo dell’etichettatura del prodotto ortofrutticolo. L’etichetta compostabile è stata posta sulle confezioni di pomodorino, pomodoro insalataro e datterini.
 
“Scegliere un’etichetta compostabile è stata una decisione innovativa di certo necessaria in un panorama così ormai fortemente sensibile nei confronti del sostenibile” spiega Giuseppe De Filippo, responsabile della cooperativa foggiana. “Siamo orgogliosi di essere stati i primi in Puglia ad aver scelto il compostabile. Questo caratterizza ancor più la nostra realtà aziendale attenta alla genuinità e qualità dei prodotti commercializzati ma anche al packaging con cui comunichiamo il nostro brand e i nostri valori”.
 
“Questo è solo l’inizio – prosegue De Filippo – Siamo fermamente convinti, infatti, che il sostenibile dovrà riguardare tutto il prodotto ortofrutticolo a marchio Futuragri. Siamo sempre alla ricerca, infatti, di elementi unici e differenzianti per meglio comunicare chi siamo e cosa facciamo”.
 

Futuragri è un’azienda ortofrutticola operante nel foggiano dal 1991 che coltiva e commercializza alcuni dei prodotti ortofrutticoli più tipici della terra di Puglia, quali gli asparagi, i pomodori, i cavolfiori e il melone, giusto per citarne alcuni. Tutte le produzioni sono coperte da certificazioni sui più elevati standard qualitativi.

Nella ricerca di soluzioni di etichettatura sostenibili, per dar ancor più valore al proprio prodotto ortofrutticolo, Futuragri ha scelto una delle soluzioni proposte dalla Carby Label , azienda specializzata nella produzione di etichette per il mondo dell’ortofrutta dal 1978.

 
(Copyright 2020 freshplaza.it)

Prezzi ok per il melone pugliese di Futuragri

Prezzi ok per il melone pugliese di Futuragri
Volumi in linea con il 2018, attorno ai 50mila quintali ma prezzi sensibilmente più alti di dodici mesi fa per il melone retato commercializzato da Futuragri. “Dopo due di anni magra – spiega Giuseppe De Filippo, responsabile della cooperativa foggiana – le quotazioni sono sicuramente più soddisfacenti. Iniziata in lieve ritardo, a fine giugno, la campagna del prodotto pugliese si protrarrà fino alla metà di settembre supportata dal contributo della materia prima da noi coltivata anche in Toscana”. 
 
L’evoluzione meteo prevista per i prossimi giorni potrebbe portare nel medio periodo a un cambiamento della situazione sul mercato italiano, con un incremento della produzione e un conseguente calo delle quotazioni; in ogni caso il picco di massima produttività dei meloni, che di solito si verifica nel mese di luglio, è destinato a ritardare di qualche settimana. Gli operatori che detengono prodotto di buona qualità, intanto, si godono il momento.
 
In questa fase Futuragri, che sta programmando le colture invernali, prevalenti nell’economia aziendale, immette sul mercato anche pomodoro da industria, raccolto su circa 750 ettari. Le  produzioni aziendali sono coperte da certificazioni e le singole aziende associate sono in GlobalGap. Ogni fase a monte della filiera è programmata, controllata, certificata e tracciata fino alla tavola del consumatore.
 
(Copyright 2019 Italiafruit News)

Effetto del maltempo sulle produzioni pugliesi

Effetto del maltempo sulle produzioni pugliesi
Azienda Agricola Futuragri

Puglia, campagna al rallenty: «Melone da fine giugno»

Una stagione “tardiva” per le produzioni pugliesi. “E’ l’effetto del maltempo che ha imperversato per settimane”, spiega Giuseppe De Filippo, responsabile della cooperativa foggiana Futuragri, importante realtà della Capitanata che lavora e commercializza asparagi, cavolfiori, broccoletti, pomodori e meloni provenienti dai circa duemila ettari complessivi delle aziende associate. “Dal clima invernale siamo stati catapultati alle temperature estive senza passare dalla primavera e questo ha influenzato e sta influenzando molto le produzioni: in ritardo il pomodoro da industria, in ritardo le patate di Molfetta che si affacciano ora sul mercato e in ritardo di una settimana circa sarà anche il melone, che inizieremo a commercializzare a fine giugno”. La qualità, per quest’ultimo prodotto non dovrebbe risentire del clima anomalo; resta da vedere quale sarà l’effettiva disponibilità, molti prevedono un buco produttivo importante tra la fine di questo mese e l’inizio di luglio che dovrebbe interessare larghe fette del Paese.

Insieme ai meloni la cui produzione si aggira sui 50mila quintali circa ottenuti da 150 ettari complessivi tra Puglia e Toscana, Futuragri in questo periodo raccoglie pomodoro da industria su 750 ettari e produce orticole arrivando, anche in questo caso, fino ai terreni toscani, vocati per le brassiche estive.
Coldiretti stima che a causa degli sbalzi climatici la Puglia rischi di perdere un frutto su quattro, nelle campagne: prima la primavera iniziata a marzo con temperature massime superiori di 5 gradi rispetto al mese precedente che hanno fatto fiorire mandorli, albicocchi e peschi, con la maturazione contemporanea degli ortaggi e le primizie di fave e piselli; poi il maltempo con l’alternarsi di bombe d’acqua, raffiche di vento fino a 120 chilometri orari, grandinate e piogge quotidiane che hanno spazzato le campagne pugliesi danneggiando tendoni, teli, strutture e produzioni agricole. La straordinaria ondata di maltempo con tre tornado e 11 violenti episodi di grandine grossa – rileva Coldiretti Puglia – ha compromesso il raccolto di ortaggi e frutta, colpendo le semine e le piantine di angurie e meloni.

Copyright 2019 Italiafruit News

Futuragri al FruitLogistica 2019 a Berlino.

Futuragri al FruitLogistica 2019 a Berlino.

3.239 Espositori e oltre 78.000 Visitatori vengono a FRUIT LOGISTICA ogni anno per realizzare pienamente il loro potenziale di business nel settore del commercio internazionale di prodotti freschi quale quello ortofrutticolo e per scrivere la loro personale storia di successo.
FRUIT LOGISTICA ricopre ogni singolo settore commerciale del fresco e offre una panoramica completa su tutte le ultime innovazioni, sui prodotti e servizi ad ogni livello della catena globale della fornitura. Crea quindi eccellenti opportunità di contatto tra i top decision maker ad ogni livello dell’industria.
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(www.fruitlogistica.it)